Uguali
Uguali è un progetto di ActionAid, scritto e interpretato da Roberto Saviano e promosso in collaborazione con Spotify. Uguali è un podcast inedito di 4 episodi che raccontano storie, emozioni, incontri indimenticabili nei paesi dove ActionAid è presente e lavora per i diritti delle comunità più povere: Etiopia, India, Kenya, Mozambico, Ruanda, Somaliland. Un nuovo modo di raccontare quanto accade lontano dai nostri sguardi,e che trova nelle parole dello scrittore la capacità di avvicinare l’ascoltatore alla scoperta di quanto sia possibile fare semplicemente restituendo umanità e dignità a donne e uomini senza nome.
Uguali nasce con l’obiettivo di affrontare questioni fondamentali come l’istruzione, la mancanza di risorse e i cambiamenti climatici, i diritti delle donne, attraverso le storie di persone uniche che, grazie al sostegno a distanza con ActionAid, hanno potuto cambiare non solo la propria vita ma anche quella di tutta la loro comunità. Roberto Saviano affronta lo strumento del podcast scegliendo di abbattere stereotipi, false narrazioni sul Sud del mondo e sulle organizzazioni umanitarie, portando all’attenzione soluzioni concrete che hanno migliorato la vita di comunità a migliaia di chilometri da noi.
Nimah ha 28 anni e ha già provato la sofferenza più grande: veder morire tra le proprie braccia il suo bambino appena nato. Durante una grave siccità che ha colpito il Somaliland (una regione a nord della Somalia), i suoi quattro figli non hanno bevuto latte per oltre sei mesi e Nimah ha sofferto di malnutrizione durante la quinta gravidanza. Roberto Saviano ha voluto raccontare la sua storia – con quelle di Omar, Sadia e Amina – perché fame e siccità sono piaghe con cui gli abitanti di quelle terre, mai addomesticate per mancanza di risorse, devono fare i conti ogni giorno. Una drammatica normalità che costringe migliaia di persone a spostarsi, mettendo a rischio soprattutto le condizioni di vita di donne e bambine, sempre più minacciate da violenze e sfruttamento. ActionAid è presente in Somaliland dal 1992 con programmi di emergenza e sviluppo, e con l’adozione a distanza. Nel solo 2018 ha sostenuto più di 82.000 persone, per contrastare gli effetti della siccità. Ma questo numero può crescere, e crescerà solo grazie alla nostra attenzione e agli aiuti che verranno da noi.
“Ricordo quando da bambino arrivavano le lettere che i bimbi adottati a distanza mandavano alle loro famiglie italiane. Dentro c’erano foto e disegni a pastello dai colori vivaci, e noi rispondevamo con altri disegni: era la nostra lingua comune, il nostro Esperanto”, racconta Roberto Saviano. Forse tra quei bimbi c’erano anche Shukur e Bilal che oggi, trentenni, fanno gli insegnanti a Dalocha, in Etiopia. Dalocha è stato il primo distretto in cui ActionAid ha iniziato a lavorare, trent’anni fa, con il programma di adozione a distanza. La malaria era la principale causa di morte, non c’erano centri sanitari a sufficienza, oltre l’85% della popolazione era analfabeta e più della metà erano bambini in età scolare. ActionAid è partita proprio dalla costruzione di una scuola e di alcuni pozzi d’acqua che hanno consentito a molte famiglie di coltivare campi e allevare bestiame. Oggi sono le donne a prendersi cura del sistema idrico di Dalocha e a organizzarne la manutenzione. Il sostegno a distanza può ridisegnare interi territori, dove spesso quello che serve non è solo denaro, ma anche persone che amano la propria terra. Inizia a dare il tuo sostegno a distanza cliccando qui: http://www.actionaid.it/uguali
Fino a pochi anni fa, Beatrice viveva in un villaggio del Kenya dove lavorava anche 12 ore al giorno nei campi per pochi soldi e metteva a fatica insieme pranzo e cena per i suoi 5 figli. PoiActionAid le ha dato dei polli e la sua vita è cambiata. I polli si sono moltiplicati e hanno consentito a Beatrice di aprire una bottega in cui vendere uova, mangime e medicinali. Per capire che cosa è oggi la povertà non è possibile ignorare il ruolo ricoperto dalle donne. Osservandole, studiando la loro forza potremo comprendere cosa fare per migliorare il mondo in cui viviamo. È ciò che ActionAid fa da anni con l’adozione a distanza: in realtà come il Kenya o come il Ruanda e l’India, che Roberto Saviano descrive attraverso le storie di Christine e Lucie, non appena una donna – una sola! – è messa in condizione di migliorare la propria vita grazie al lavoro, i benefici investono tutta la comunità.
Inizia a dare il tuo sostegno a distanza cliccando qui: http://www.actionaid.it/
uguali
Abigail ha dieci anni. È piccola ma tenace. A Marracuene, un distretto povero a nord della capitale del Mozambico, ogni giorno percorre 10 chilometri a piedi per andare e tornare da scuola. Lo fa perché sa che questa è l’unica occasione per potersi costruire il futuro a cui anche lei sente di avere diritto. In Mozambico più di mezzo milione di studenti frequentano le lezioni sotto gli alberi e circa 3 milioni di bambini della scuola primaria non hanno banchi né sedie e sono costretti a sedere sul pavimento. Nel primo dei quattro episodi di questo podcast, Roberto Saviano racconta la storia di Abigail e quella di Lourdes, che grazie ad Action Aid e al sostegno a distanza è tornata a studiare ed è diventata una maestra. Ma racconta che c’è ancora bisogno di aiuto, di 7 nuove aule a Marracuene e nel distretto di Manhiça, e di 750 banchi. E poi ci sarà bisogno di convincere i genitori a mandare i figli a scuola. Perché é dalla scuola che nasce la possibilità di creare uguaglianza e di costruire un futuro in un Paese da cui non si sia più costretti a scappare. A Natale dai il tuo sostegno a distanza cliccando qui: http://www.actionaid.it/uguali Produzione a cura di Piano P.