il POSTCASTCambridge Analytica: adesso dobbiamo davvero preoccuparci?
Del grande caso di Cambridge Analytica, la società americana accusata di aver usato in modo scorretto dati personali raccolti da Facebook e di aver interferito con le elezioni in Paesi democratici di mezzo mondo, ci sono diversi aspetti inquietanti e un po’ preoccupanti. In questi giorni se ne è però spesso parlato con qualche allarmismo di troppo, annebbiando i confini di questa storia e perdendo di vista i suoi punti fermi. In questa puntata proviamo a ripartire dall’inizio, a spiegare cosa sia questa Cambridge Analytica e in cosa consistano davvero le accuse di questi giorni. E poi: che ruolo ha avuto Facebook in questa storia? È il colpevole, o la vittima? E poi, facendo un ulteriore passo avanti (o indietro): tutta questa vicenda ha avuto davvero a che fare con l’elezione di Donald Trump?
C’è un’altra grande storia che questa settimana ha avuto uno sviluppo notevole, che potrebbe dirci molto di come sarà fatta l’Europa nei prossimi anni. L’Unione Europea e il Regno Unito hanno firmato una bozza di accordo su Brexit e si parla di come cambieranno commercio, confini, cittadinanza e trattati internazionali. Tutto bene, sembrava: ma nel Regno Unito non sono tutti contentissimi di come è stata risolta la questione dei – ehm – pesci. Se volete saperne di più, trovate tutto qui.
Questa – almeno per ora – sarà l’ultima puntata del Postcast. Prima di salutarci, quindi, torniamo alla prima puntata e chiudiamo il cerchio. Vi ricordate la storia dell’uomo a processo a Palermo con l’accusa di essere un’altra persona? C’è stata una nuova importante udienza del processo e si è fatto vivo anche l’altro uomo, quello che i magistrati italiani sono convinti di aver già arrestato.
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