Zoombombing, cisgender, hate speech, lockdown… Nuove parole entrano nei dizionari, altre espressioni e vecchi modi di dire scompaiono dal linguaggio comune. L’evoluzione della lingua segue i cambiamenti della società oppure, al contrario, li influenza, anticipando il futuro? Beatrice Cristalli, linguista e formatrice, e Luigi Lupo, giornalista esperto di musica e media, se lo chiedono nei quattro episodi di questo nuovo podcast di grande attualità prodotto da Piano P con il sostegno di N26– la banca per smartphone.
Cristalli e Lupo analizzano nuovi fenomeni sociali e tendenze culturali emergenti – il discorso d’odio, il sesso e l’identità di genere, le trasformazioni causate dalla pandemia nelle relazioni e nei consumi online, il cringe e il trash televisivo – dal punto di vista delle parole e delle espressioni che li caratterizzano. Il racconto lega storie del passato e del presente a riflessioni sul futuro, e ruota attorno all’analisi linguistica di vocaboli che non solo hanno cambiato o potranno cambiare il nostro modo di parlare, ma ci consentono di confrontarci con il lavoro, la politica, la tecnologia, la società.
Insieme ai due conduttori interverranno molti ospiti di rilievo, alcuni dei quali diretti protagonisti dei cambiamenti della lingua di cui si parla nel podcast: Dario Alì (direttore di Kabul Magazine), Massimo Arcangeli (linguista), Alice Avallone (studiosa di etnografia digitale), Marta Basso (fondatrice del movimento #StopWhining), Jonathan Bazzi (scrittore), Giulia Blasi (giornalista e scrittrice), Massimo Cotugno (community manager di N26), Gianluca Diegoli (esperto di marketing digitale), Federico Faloppa (linguista), Gabriele Ferraresi (giornalista e scrittore), Marco Maccarini (conduttore televisivo), Vittoria Paglino (regista e documentarista) e Luca Ravenna (comico).
L’illustrazione della cover è di Bianca Bagnarelli.
Editing audio di Giulia Pacchiarini. Montaggio di Federico Caruso.