La contenzione meccanica, cioè l’atto di legare i pazienti ai letti, riporta alla mente l’orrore dei vecchi manicomi. In realtà, è tutt’altro che superata: solo una ventina dei 318 reparti psichiatrici attivi in Italia dichiarano di non legare; gli altri, ancora oggi, legano.
Entreremo in questo mondo fatto di violenza e coercizione attraverso la testimonianza di Alice Banfi, scrittrice e artista che ha subìto più volte questa pratica sulla propria pelle, e l’esperienza di psichiatri e operatori. Ma lo faremo soprattutto grazie alla ricostruzione di quello che accadde nel manicomio di Gorizia alla fine degli Anni 60, quando Franco Basaglia decise di non praticare più la contenzione, diventando un simbolo delle contestazioni studentesche. Per curare i malati, lui doveva liberarli, non legarli, anche se questo lo esponeva a rischi e strumentalizzazioni, come nel caso, molto discusso, di un paziente che durante il reinserimento in famiglia uccise la moglie.
Grazie al Corriere della Sera; alla cooperativa “La Collina”, per gli estratti dall’audio documentario “B come Basaglia”, con la voce dell’avvocato Nereo Battello; alla società di produzione Videoest, per gli estratti dall’intervista a Franco Basaglia di Gianfranco Rados per Tv Koper – Telecapodistria.