Abbiamo pubblicato la terza puntata della newsletter di Piano P. In attesa della prima vera puntata di Da Costa a Costa, prevista per sabato 28 gennaio, abbiamo scritto della primavera che il giornalismo politico americano può vivere nei prossimi anni della presidenza Trump:
I podcast in Italia, tanto più quelli giornalistici, sono ancora una nicchia, appunto, ma con il vostro passaparola e il nostro impegno a migliorare possono diventare un fattore. Come sta accadendo negli Stati Uniti, dove l’insediamento di Donald Trump può essere “una primavera per il giornalismo”, come dice Jack Shafer, esperto di media per Politico:
Il suo approccio non ortodosso alla politica e alla gestione del potere ha fatto evaporare il modo di scrivere istituzionale, utile sì ma anche molto noioso, con cui si vengono riportare le azioni del nuovo governo.
…
A suo modo, Trump ci ha resi liberi. I giornalisti devono trattare il Giorno dell’Insediamento un po’ come se fosse il Giorno della Liberazione per andare a caccia di notizie al di fuori dai soliti circoli di Washington. Trump è stato esplicito nel suo disprezzo per la stampa e nella sua avversione per le conferenze stampa, infastidito all’ennesima potenza dalla possibilità di essere messo in discussione ed essendo noto per il suo comportamento vendicativo nei confronti di chi prova a farlo. Quindi dimentichiamoci la Sala Stampa della Casa Bianca, è tempo di andare intorno alle linee nemiche.
Il resto puoi leggerlo sulla newsletter di Piano P. Per consultare l’archivio e per iscriverti vai su Tinyletter.