Il 10 marzo 2020, per la prima volta dalla diffusione della pandemia di coronavirus, il presidente Xi Jinping mette piede a Wuhan: è il segno che la situazione non è più pericoloso, o almeno così sembra.
La visita del presidente, che in piena emergenza aveva mandato il premier Li Keqiang, è un messaggio per i cinesi, ma soprattutto per le Borse e per i partner mondiali: passata l’emergenza e apparentemente sconfitto il “virus demone” grazie a una “guerra di popolo”, la Cina è pronta a ripartire. Ha bisogno di farlo, perché, a causa del coronavirus, nel 2020 raggiungerà probabilmente solo il 4-5% di crescita, secondo le stime più ottimistiche, e molto dipenderà da come la pandemia si svilupperà in Europa e negli Stati Uniti. Per questo motivo, Pechino ha lanciato un nuovo slogan: dopo la Nuova Via della Seta, è il momento della Nuova Via della Seta sanitaria.
In questo episodio vi spiegheremo perché questo progetto riguarda direttamente l’Italia e quali conseguenze potrà avere sui rapporti con il principale partner (e concorrente) mondiale: gli Stati Uniti. Lo faremo anche con l’aiuto di Andrea Pira, giornalista di Milano Finanza, e Francesco Costa, autore del podcast Da Costa a Costa.
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La Cina e il coronavirus. Parte 1
Due lunghe corse speciali in Risciò per ricostruire la genesi dell’epidemia di coronavirus, e approfondire che cosa è successo davvero in Cina, dove ha avuto inizio la grande emergenza globale. Per non dimenticare Wuhan e fare chiarezza sulle tante voci che si sono rincorse nei primi tempi della diffusion del
La Cina e il coronavirus. Parte 1
Due lunghe corse speciali in Risciò per ricostruire la genesi dell’epidemia di coronavirus, e approfondire che cosa è successo davvero in Cina, dove ha avuto inizio la grande emergenza globale. Per non dimenticare Wuhan e fare chiarezza sulle tante voci che si sono rincorse nei primi tempi della diffusion del