Nella sesta puntata di Da Costa a Costa, il podcast di Francesco Costa, la cronaca della prima settimana davvero difficile e movimentata della presidenza di Donald Trump. Puoi ascoltarla su iTunes oppure dal visore qui sotto.
In sette giorni è successo veramente di tutto: dalla sorprendente decisione di Trump di bombardare il regime di Assad in Siria alla nomina del nuovo giudice della Corte Suprema, per ottenere la quale i Repubblicani hanno cambiato per sempre il funzionamento del Senato. Poi la rimozione di Steve Bannon, il più influente e controverso consigliere di Trump, da un importante organo di consulenza del presidente sulla sicurezza nazionale, e un po’ di aggiornamenti sull’inchiesta dell’FBI sui rapporti tra Trump e la Russia. Infine, come sempre, una storia: per non perdere di vista gli americani, mentre raccontiamo il loro presidente.
Da Costa a Costa è realizzato con il contributo di Barracuda Shoes, calzolai dal 1896 (http://www.fabiboutique.com).
Le traduzioni degli inserti audio di questa puntata
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Trump: il mio atteggiamento verso la Siria è cambiato
Mi piace pensare a me come a una persona molto flessibile. Non devo seguire una determinata strada, e se il mondo cambia, devo seguire quella e non la cambio: beh, io cambio, e sono flessibile e sono orgoglioso di esserlo. Vi dirò che l’attacco di ieri sui bambini ha avuto un grosso impatto su di me, un grosso impatto. È stata una cosa orribile, orribile. L’ho visto e rivisto, e non c’è cosa peggiore di quello che ho visto. E io ho quella flessibilità perché è molto molto probabile – e vi dirò che sta già accadendo – che il mio atteggiamento nei confronti la Siria e Assad è notevolmente cambiato.
Trump annuncia l’attacco alla Siria
Questa notte ha ordinato un attacco militare mirato sullo spazio aereo in Siria da dove è stato lanciato l’attacco chimico. È in questo vitale interesse nazionale degli Stati Uniti prevenire e scoraggiare la diffusione e l’uso di armi chimiche mortali. Non può esserci dubbio che la Siria ha usato armi chimiche bandite, violando i propri obblighi nel rispetto del Convenzione sulle Armi Chimiche e ignorando le disposizioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Anni di tentativi hanno cambiato il comportamento di Assad: sono tutti falliti in maniera drammatica. Di conseguenza, la crisi dei rifugiati è sempre più profonda e la regiona continua a essere destabilizzata minacciando gli Stati Uniti e i suoi alleati. Questa sera chiamo all’appello tutte le nazioni civilizzate di unirsi a noi nel tentativo di porre fine ai massacri e agli spargimenti di sangue in Siria. E anche per fermare il terrorismo di ogni genere e tipo. Ci affidiamo alla sapienza di Dio nel momento in cui affrontiamo la sfida di un mondo in grave difficoltà. Preghiamo per le vite dei feriti e per l’anima di quanti hanno perso la vita. E speriamo che finché l’America si batterà per la giustizia, la pace e l’armonia alla fine prevalgano. Buona notte e che Dio benedica l’America e il mondo intero. Grazie.
La dichiarazione di Devin Nunes
Prima di tutto ho confermato di recente che in numerose occasioni membri dell’Intelligence ha raccolto incidentalmente informazioni su cittadini americani coinvolti nella transizione da Obama a Trump. Dettagli (di valore più o meno rilevante per l’Intelligence) su queste persone, associate a informazioni fiscali, sono stati ampiamente diffusi in report dell’Intelligence. Terzo, confermo che nomi ulteriori dei membri del team per la transizione da Obama a Trump sono stati “unmasked” (resi noti).
Il senato vota per innescare l’opzione nucleare
La presidente: La parola al leader di maggioranza.
Mitch Mc Connell: I nostri colleghi democratici oggi hanno fatto qualcosa che non ha precedenti nella storia del Senato. Purtroppo questo comportamento ci ha portato a questo punto. Abbiamo la necessità di ripristinare le regole e le tradizioni del Senato per superare questo ostruzionismo. Di conseguenza, propongo di modificare il regolamento votato il 21 novembre 2013 applicando il voto di maggioranza a tutte le nomine.
Graham minaccia di usare l’”opzione nucleare” per la nomina di Gorsuch
Se fai ostruzionismo contro il giudice Gorsuch, stai dicendo al presidente Trump e a tutti i repubblicani: “Non ci interessa che abbiate vinto”. Gorsuch è la persona più qualificata che il presidente Trump potesse scegliere, irreprensibile da un punto di vista della competenza. È come non tener conto dei risultati delle elezioni e negare al presidente Trump la possibilità di nominare un giudice della Corte Suprema e io farò in modo che non succeda.
Gorsuch ottiene l’approvazione del Senato
Mike Pence: “C’è qualche senatore che desideri cambiare il proprio voto? (silenzio)
Se non c’è nessuno, in base ai voti i “sì” sono 54, i “no” sono 45. La nomina di Neil Gorsuch, del Colorado, come giudice associato della Corte Suprema degli Stati Uniti è confermata.
The Daily Show – È Jared Kushner il vero presidente?
Chi sta effettivamente guidando il Paese? Sembra che ogni settimana qualcuno di nuovo prenda il volante. Ecco perché qui al Daily Show stiamo tenendo sott’occhio chi è attualmente, esattamente in questo momento, il vero presidente.
Diamo uno sguardo alla classifica attuale. Prendiamo il nostro tabellone molto scientifico (estrae un cartellone compilato a mano), abbiamo pagato un sacco di soldi per questa roba. Come potete vedere, Donald Trump, malgrado sia il presidente ufficiale, sta precipitando al numero 7, dopo essersi perso per alcuni giorni nel Rose Garden. Un momento orribile per lui. Mentre esordisce in classifica al numero 5 la Siri di Trump. Sì, sì, sapete, il telefono di Donald Trump ha Siri e di recente lui ha fatto domande del tipo: “Siri, posso sparare sulla Germania?” e “Siri, dove ha nascosto l’oro Benjamin Franklin?”. Ma vediamo chi è in testa della classifica del vero presidente di questa settimana. Al numero 3 abbiamo… Oh, Mike Pence, guarda un po’… Mike Pence non è mai stato così in alto, eccetto quella volta in cui protestò a un concerto di Wiz Khalifa. Vediamo chi c’è al numero 2… Oh! La moglie di Mike Pence. E sì, perché lui non era autorizzato ad apparire su questa lista senza di lei. Ma il primo posto, e di fatto l’attuale vero presidente degli Stati Uniti è Jared Kushner.
L’articolo di Peter Waldman su Bloomberg con la storia di Regina Elsea.
L’articolo su Regina Elsea è da brividi…. epoi ci lamentiamo delle nostre fabbriche !