Credo
Condotto da Laura Cappon
La geografia delle fedi in Italia. Un podcast in 5 episodi, letto da Laura Cappon e prodotto da Piano P con il Festival Biblico.
In cosa credono, oggi, i trenta-quarantenni? In che modo la religione entra in gioco nella loro vita quotidiana, in famiglia o nell’ambiente di lavoro? Che rapporto hanno con la fede i nuovi italiani di seconda e terza generazione, ragazzi e ragazze che passano ore sui social?
Trovare una risposta a queste domande è l’occasione per un’esplorazione dell’Italia di oggi, un viaggio intimo in un Paese ormai multiculturale, tra le esistenze e le esperienze delle comunità religiose più numerose: cattolici, ortodossi, valdesi, ebrei e musulmani.
Episodi
1. I cattolici in mezzo al guado
«So di dare un’immagine un po’ anziana della chiesa cattolica», dice Alessandra, «ma io la vedo come i miei nonni, che mi accompagnano e mi danno una direzione, a cui forse manca un po’ di intuito, di freschezza, di novità».
Alessandra ha 31 anni, è laureata in Teologia e insegna religione in una scuola media
2. Ortodossi, la chiesa come appartenenza
Comunità è la parola chiave della parrocchia ortodossa romena di Verona a cui fanno capo circa 6.000 persone. Il luogo, fisico e spirituale, animato da padre Gabor Codrea, in cui la religione accoglie, aggrega, ricompone, dà punti di riferimento a chi li ha cercati con molta fatica.
3. Essere Valdesi, uno sguardo sul mondo
«Più incontro persone più mi vado convincendo che un bisogno di spiritualità da parte dei giovani esiste ed è forte», dice Ilenya Goss, pastora della chiesa valdese di Mantova. «Forse siamo noi a non riuscire a proporre i nostri contenuti con linguaggi e forme moderne e più immediate».
4. Gli ebrei, con un piede impigliato nella Storia
«Da dove vieni? È una domanda che inevitabilmente guarda al passato quella con cui si apre l’episodio dedicato ai giovani delle comunità ebraiche italiane, in un viaggio che parte dal Tempio Maggiore di Roma e arriva alla Sinagoga di Milano, passando per il ghetto di Venezia.
5. Da un Islam in Italia a un Islam italiano
«Il musulmano italiano è una persona che si riconosce nella sua italianità ma, allo stesso tempo, riconosce la sua diversità nella religione». Secondo una classificazione per culto, i musulmani sono più del 33% degli stranieri presenti nel nostro Paese.
1. I cattolici in mezzo al guado
«So di dare un’immagine un po’ anziana della chiesa cattolica», dice Alessandra, «ma io la vedo come i miei nonni, che mi accompagnano e mi danno una direzione, a cui forse manca un po’ di intuito, di freschezza, di novità».
Alessandra ha 31 anni, è laureata in Teologia e insegna religione in una scuola media
2. Ortodossi, la chiesa come appartenenza
Comunità è la parola chiave della parrocchia ortodossa romena di Verona a cui fanno capo circa 6.000 persone. Il luogo, fisico e spirituale, animato da padre Gabor Codrea, in cui la religione accoglie, aggrega, ricompone, dà punti di riferimento a chi li ha cercati con molta fatica.
3. Essere Valdesi, uno sguardo sul mondo
«Più incontro persone più mi vado convincendo che un bisogno di spiritualità da parte dei giovani esiste ed è forte», dice Ilenya Goss, pastora della chiesa valdese di Mantova. «Forse siamo noi a non riuscire a proporre i nostri contenuti con linguaggi e forme moderne e più immediate».
4. Gli ebrei, con un piede impigliato nella Storia
«Da dove vieni? È una domanda che inevitabilmente guarda al passato quella con cui si apre l’episodio dedicato ai giovani delle comunità ebraiche italiane, in un viaggio che parte dal Tempio Maggiore di Roma e arriva alla Sinagoga di Milano, passando per il ghetto di Venezia.
5. Da un Islam in Italia a un Islam italiano
«Il musulmano italiano è una persona che si riconosce nella sua italianità ma, allo stesso tempo, riconosce la sua diversità nella religione». Secondo una classificazione per culto, i musulmani sono più del 33% degli stranieri presenti nel nostro Paese.