La produzione di carne e di alimenti di origine animale sarà una delle sfide più grandi del futuro. La richiesta di proteine animali è in costante crescita e, di conseguenza, anche il numero di animali, che vengono allevati spesso in condizioni terribili, in spazi angusti e costretti a ingrassare o a produrre continuamente. Gli allevamenti intensivi, nati quasi per caso alla fine degli Anni 20 negli Stati Uniti (dove il consumo di carne è un simbolo di status sociale e persino politico), sono oggi uno dei principali problemi per il Pianeta.
Un’alternativa esiste, ed è l’allevamento allo stato brado, un metodo rispettoso del nostro benessere, di quello degli animali e dell’ambiente. A sua volta, però, presenta dei limiti:non è facilmente replicabile e fa costare la carne molto di più.
Ne parliamo con Francesco Costa, vicedirettore del Post e uno dei più profondi conoscitori dell’America, e con Francesco Carriero, allevatore allo stato brado di suino nero e produttore di salumi a Martina Franca, in Puglia.