Immaginate una enorme distesa di ghiaccio, temperature di parecchi gradi sotto lo zero, una natura remota, selvaggia, che nel corso dei secoli ha accumulato, suo malgrado, le prove dell’intervento dell’uomo. È l’Antartide, “il più grande deserto della Terra”, dove opera Carlo Barbante, professione glaciologo, e autore del libro Scritto nel ghiaccio, pubblicato dal Mulino.
Insieme a lui, in questo nuovo episodio delle Voci del Mulino, andremo alla scoperta del ghiaccio più antico del nostro pianeta, il miglior archivio climatico a nostra disposizione. Scopriremo perché guardare il passato (in questo caso vecchio di centinaia di migliaia di anni) è indispensabile per capire il futuro del clima e, di conseguenza, anche il nostro futuro. Mai come oggi così a rischio.