6. Puliti, autoctoni e imperfetti: la nuova onda dei vini naturali
6. Puliti, autoctoni e imperfetti: la nuova onda dei vini naturali
Di cosa parliamo quando parliamo di vini naturali? Lo abbiamo chiesto, tra gli altri, ad Alice Feiring, la giornalista americana a cui si deve la definizione di questi vini ricavati da uve coltivate da agricoltura biologica o biodinamica, pressate il più delicatamente possibile, con una quantità minima di zolfo e nessun processo aggiuntivo.
A raccontarcene la storia, invece, è la figlia di Josko Gravner, che è stato il pioniere in Italia di un approccio alla produzione profondamente diverso da quello seguito fino allo scandalo del metanolo. Quell’approccio, oggi, è condiviso da decine di vignaioli che agli inizi degli Anni Duemila si sono anche costituiti in un’associazione dal nome eloquente, Vini Veri, e hanno contribuito alla diffusione di una nuova tendenza, proprio mentre tra i più giovani stava maturando una grande sensibilità per l’ambiente e l’ecologia.
Oltre che nelle modalità di produzione, questi vini sono diversi anche nel gusto: hanno note spiazzanti, imprecise, qualche volta proprio puzzolenti, che però non sono necessariamente dei difetti.
Produzione e adattamento della serie di Carlo Annese.
Editing audio di Giulia Pacchiarini.
Foto Tamara Gak/Unplash