Il Partito Democratico ha ottenuto una vittoria sorprendente e molto importante in Alabama, per il suo futuro ma anche per il presente immediato. Di norma i Repubblicani in Alabama stravincono anche se candidano «un nome preso a caso dall’elenco del telefono»; stavolta gli è andata male, dopo aver candidato un ex giudice estremista accusato di molestie su minori: assieme a quel seggio hanno perso anche uno dei due voti di maggioranza che gli restavano al Senato, e un altro pezzo della loro autorità morale. È un risultato che rischia di aggravare la guerra interna ai Repubblicani, ma soprattutto è solo l’antipasto di quello che succederà nel 2018: quello che sarà – davvero – l’anno decisivo per Donald Trump e la sua amministrazione.
Questo è l’argomento della 24a puntata della seconda stagione di Da Costa a Costa, il viaggio che Francesco Costa sta compiendo da ormai due anni e mezzo nell’America che ha eletto Donald Trump come suo presidente. Puoi ascoltare la puntata su Apple Podcast (dove puoi iscriverti e lasciare la tua recensione) oppure cliccando sul visore di Spreaker qui sotto, oppure ancora attraverso le app più diffuse per iOS e Android.
Questa puntata è stata realizzata con il contributo di basicomo, Composition Book fatti a mano in Italia, subito disponibili su basicomo.com. E con il sostegno di Barracuda Shoes.
Di seguito le traduzioni degli inserti audio in inglese.
CNN projects Moore wins Alabama GOP primary (CNN, 27/9/2017)
Giornalista: Questo è un duro colpo per la leadership repubblicana al Senato e per il suo establishment. Questo è molto più del semplice risultato delle primarie repubblicane per il Senato: è l’ultima battaglia per la conquista dell”anima del Partito Repubblicano, una battaglia che ha diviso nettamente il partito in due.
Shelby against Moore (CNN, 10/12/2017)
Senatore Richard Shelby: Siamo arrivati a un punto di non ritorno. Tutte queste accuse, queste voci, fino alla storia della ragazza quattordicenne, che hanno fatto traboccare il vaso, per cui ho detto che non posso votare per Roy Moore. Non voterò per i Democratici, non ho mai votato per loro e non abdicherò a questo, ma non potevo votare per Roy Moore. Lo Stato dell’Alabama merita di più.
Bad for Business (4/12/2017)
Primo Uomo: Le attività imprenditoriali devono preoccuparsi della reputazione dell’Alabama.
Secondo Uomo: Le posizioni estreme di Roy Moore sono l’ultima cosa di cui ora il nostro Stato ha bisogno.
Terzo Uomo: Abbiamo bisogno di più posti di lavoro…
Quarto Uomo: Non di uno spacco che puà farceli perdere.
Prima Donna: Voglio che le imprese parlino della crescita economica non di un altro scandalo imbarazzante.
Quinto Uomo: Sarà più difficile reclutare e convincere altre imprese a fare business con noi.
Quarto Uomo: Roy Moore ci costerà.
Primo Uomo: Non è solo imbarazzante, Roy Moore è un problema per il business.
Steve Bannon Declares ‘War’ On GOP Establishment (NBC Nightly News, 16/10/2017)
Steve Bannon: Questa è una stagione di guerra contro l’establishment del Partito Repubblicano. Giornalista: Accendendo la passione dei Cristiani Conservatori, al Summit “Valori ed Elettori”. Bannon è scatenato. Costretto a lasciare il suo posto alla Casa Bianca in agosto, minaccia di portare i dirigenti repubblicani fuori dal potere, esprimendo disprezzo verso il leader della maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell.
Steve Bannon: Sai, Mitch, i finanziatori non sono contenti, e ti molleranno. Ti toglieremo l’ossigeno, Mitch, okay?
House Speaker Paul Ryan On Sexual Harassment, Donald Trump’s Leadership (NPR, 1/12/2017)
Intervistatore: Lei è stato tra i primi a chiedere che Roy Moore si ritirasse dalle elezioni dopo che un certo numero di accuse [di molestie sessuali] sono state rivolte contro di lui.
Paul Ryan: Perché credo che quelle accuse sono credibili.
Intervistatore: Qual è la differenza tra il caso di Moore e quello del presidente Trump, che è stato accusato a sua volta da un certo numero di donne ma lui ha anche negato?
Ryan: Penso che Roy Moore… Non so se… A me interessa il Congresso. Roy Moore sta cercando di entrare al Congresso. Il mio compito come capo dei Repubblicani alla Camera è contribuire a far in modo che la Camera sia un’istituzione di cui essere orgogliosi, ed è l’unica cosa su cui sono concentrato. È in corsa per il Congresso e penso che le accuse contro di lui siano molto, molto credibili.
Intervistatore: C’è una differenza tra quei due casi?
Ryan: Non ho una risposta per questa domanda. Non ho dedicato il mio tempo a verificare le differenze tra questi due casi.
What is Gerrymandering?
Gerrymandering è il sistema di ridisegno dei distretti elettorali del Congresso per raggruppare tutti gli elettori di un partito di opposizione in pochi grandi distretti e raggruppare gli elettori del partito di maggioranza in molti distretti piccoli. Dal momento che ogni distretto ottiene un solo rappresentante, indipendentemente dalle dimensioni, si finisce con l’avere una rappresentanza fortemente diseguale al Congresso.
Bill Clinton’s impeachment: How it happened (CNN, 12/7/2017)
Lesley Stahl, inviata di 60 Minutes: Ci fu qualcosa di sgradevole nel perseguire quel caso. Non ci fu alcuna dignità da parte di nessuno.
Lisa Myers, Nbc News: I pubblici ministeri sottolineano che il vero problema qui non è il sesso, ma il presunto sovvertimento della legalità, facendo in modo che alcune persone dichiarino il falso e ostacolino la giustizia.
Kenneth Starr, consigliere indipendente, durante un’audizione: La prova suggerisce che il presidente ha tentato più volte di ostacolare l’inchiesta giudiziaria nel caso di Jones.
Jeffrey Toobin, autore di A Vast Conspiracy: La Costituzione afferma che il presidente può essere messo sotto accusa per crimini e reati gravi. Ma la Costituzione non definisce che cosa significhino quei termini, dunque sta al Congresso definirli.