“Come saremo, domani: migliori o peggiori? Radicalmente diversi oppure aggrappati alle vecchie abitudini? Come cambieranno le relazioni, il sesso, i sentimenti, i rapporti famigliari, dopo il lungo periodo di distanziamento sociale?” Erano queste le domande a cui abbiamo cercato di dare risposta nei mesi peggiori della pandemia con Domani, la serie prodotta da Piano P scelta da Apple Italia come Podcast Best of 2020.
Nei giorni in cui la diffusione del Covid sembra essere entrata in una fase diversa, abbiamo domande nuove, da porre e da porci: come vivremo e dove abiteremo dopo il Covid? In quali città? E in quale rapporto con gli altri e con la natura? Come e dove lavoreremo? Saremo davvero più attenti alla sostenibilità, all’ambiente e ai bisogni di chi vive nella casa accanto?
È nata, così, “Le case di Domani“, una serie spin-off che è la naturale prosecuzione delle prime due stagioni di Domani, in cui dialoghiamo con designer, urbanisti, filosofi, artisti, creativi e accademici, di interni ibridi ed esterni da reinventare, smart working, sostenibilità e ritorno alla natura, città, periferie e nuovi modelli di sharing economy. In altre parole: del futuro di ognuno di noi.
Le case di Domani vi accompagnerà per dieci mercoledì. Sarà condotta da Carlo Annese e Luca Molinari (curatore e critico di architettura), e prodotta con il sostegno di Gibus – Pergole e tende per vivere alla luce del sole.
L’illustrazione della copertina è di Andrea De Santis.
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