Siamo entrati nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus. In tanti abbiamo ripreso a lavorare e a respirare un po’ di libertà tra una corsetta al parco e un incontro con gli affetti stabili. Nel frattempo, però, crescono i dubbi su una probabile seconda ondata di contagi e continuano gli interrogativi su quando potremo tornare a una completa normalità. Nei precedenti episodi del podcast Domani, abbiamo cercato di capire, con Mario Calabresi, Ester Viola e Daniele Cassandro, come saremo al termine della pandemia dal punto di vista sociale, relazionale e culturale.
Con lo chef Simone Rugiati, invece, ci concentriamo sul cibo: dopo i giorni di quarantena trascorsi a preparare le più svariate ricette, una delle cose che tanti di noi hanno detto di voler fare per prima, quando l’emergenza sarà finita, è andare a cena in un buon ristorante. Ma come sarà quel ristorante? Avrà i posti a scacchiera, come nelle foto che arrivano da Hong Kong, o preparerà solo cibi sottovuoto da asporto, consegnati dentro sacchetti da aprire a distanza? E cosa ci sarà dentro quei sacchetti? Che cosa mangeremo, sempre che le nostre tasche colpite dalla crisi economica ce lo permettano?
Magari questa pandemia può essere l’occasione per rivedere la nostra dieta, per avere una nuova consapevolezza di quello che metteremo nel piatto: cibo sano, naturale, rispettoso dell’ambiente?
Con Simone Rugiati, uno dei primi chef televisivi, si è parlato di sostenibilità, di spazi e luoghi per la ristorazione, di fiducia e chef stellati. E di quella che sarà la prossima frontiera dell’esperienza gastronomica.
Ascolta il quarto episodio di Domani, un podcast prodotto da Piano P con il sostegno di Rum Zacapa.