Ascolta Cani violenti, una nuova serie in 4 episodi realizzata da Lorenzo Giroffi, un reporter che frequenta da sempre guerre, rotte migratorie e confini vietati. Iscriviti subito alla serie per ricevere la notifica dell’uscita di ogni nuovo episodio. Colpito dalla notizia di una rissa tra 400 adolescenti al Pincio, il colle da cui si vede Roma, Lorenzo ha raccolto le storie di chi “cerca ostinatamente uno spazio per la propria ferocia”: ragazzi appena maggiorenni che organizzavano un sistema di scontri clandestini nel centro di Piacenza; uomini trasformati in bestie efferate che hanno combattuto sotto il controllo della criminalità organizzata e ne portano addosso i segni. Per lo stesso Giroffi si è trattato di un viaggio intimo, in piena pandemia. Un viaggio a ritroso, perché anche lui, in passato, è stato un cane violento. Lorenzo Giroffi (1986) ha seguito da vicino, tra gli altri, le primavere arabe, la battaglia di Mosul e il conflitto libico. Ha diretto “Eroi perduti”, premiato come miglior cortometraggio e per la miglior regia al Digital Media Fest 2021. Ha pubblicato i libri Ucraina, la guerra che non c’èLa seconda vita di Majorana e un romanzo per Rizzoli dal titolo La linea della notte. Nel 2021 ha realizzato per Rai3 Il cielo sopra Minsk, racconto sulle opposizioni clandestine a Lukhashenko.
Cani violenti è un podcast originale indipendente, cioè prodotto in totale autonomia, senza sponsor né supporti economici. Ogni serie di questo tipo richiede un grosso impegno (economico, e non solo). Ma quando il progetto ci appassiona, e questo è decisamente il caso, ci buttiamo senza paracadute. Ecco perché, per la prima volta, chiediamo il tuo sostegno. Se pensi che progetti come questo valgano la pena di essere realizzati, clicca qui o sul bottone di seguito e sostieni Cani violenti e Piano P con una donazione.

Tutti gli episodi

1. Risse al Coin: il “sistema” inventato dai ragazzini

A dicembre del 2020, mentre esplodono i contagi, decine di adolescenti si danno appuntamento al Pincio, un colle di Roma, per picchiarsi: una rissa che qualcuno scambia per un’operazione “acchiappa-like”. Ne parlano giornali e tv, ma come per ogni violenza di strada non può essere solo un affare da Instagram.

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2. Il Fight Club a due passi dal Duomo

Husam mi accoglie alla stazione di Piacenza. Mi porta dietro il Coin, poi nel quartiere popolare dove è nato il “sistema” che ha organizzato insieme al suo “collega” bosniaco Milan incontrato nel primo episodio, infine davanti a un sottopassaggio lungo il Po dove si sono svolti gli ultimi scontri clandestini.

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3. Match clandestini: uno spettacolo per i boss

Quando si vuol provare a ricostruire qualcosa, bisogna partire dalle fondamenta. Nel mio caso, da una palestra che è un’istituzione: la NapoliBoxe. A guidarla è Lino Silvestri, erede di Geppino Silvestri, maestro di campioni come Patrizio Oliva e a sua volta tra i primi cani violenti.

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4. I pestaggi, la vendetta, la resa

Sono passati 16 anni dall’ultima volta in cui ho incontrato Raffaele. Sia io sia lui siamo diventati padri e ci riconosciamo dai segni, che portiamo ancora addosso, di un’adolescenza violenta. Raffaele aveva il sinistro più veloce e potente che abbia mai visto.

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1. Risse al Coin: il “sistema” inventato dai ragazzini

A dicembre del 2020, mentre esplodono i contagi, decine di adolescenti si danno appuntamento al Pincio, un colle di Roma, per picchiarsi: una rissa che qualcuno scambia per un’operazione “acchiappa-like”. Ne parlano giornali e tv, ma come per ogni violenza di strada non può essere solo un affare da Instagram.

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2. Il Fight Club a due passi dal Duomo

Husam mi accoglie alla stazione di Piacenza. Mi porta dietro il Coin, poi nel quartiere popolare dove è nato il “sistema” che ha organizzato insieme al suo “collega” bosniaco Milan incontrato nel primo episodio, infine davanti a un sottopassaggio lungo il Po dove si sono svolti gli ultimi scontri clandestini.

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3. Match clandestini: uno spettacolo per i boss

Quando si vuol provare a ricostruire qualcosa, bisogna partire dalle fondamenta. Nel mio caso, da una palestra che è un’istituzione: la NapoliBoxe. A guidarla è Lino Silvestri, erede di Geppino Silvestri, maestro di campioni come Patrizio Oliva e a sua volta tra i primi cani violenti.

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4. I pestaggi, la vendetta, la resa

Sono passati 16 anni dall’ultima volta in cui ho incontrato Raffaele. Sia io sia lui siamo diventati padri e ci riconosciamo dai segni, che portiamo ancora addosso, di un’adolescenza violenta. Raffaele aveva il sinistro più veloce e potente che abbia mai visto.

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