Il 20 dicembre 2015 il New York Times riporta la notizia che uno dei più noti produttori di cioccolato artigianale degli Stati Uniti (Mast Brothers) ha ingannato i propri consumatori: non utilizzava solo fave per le sue barrette ma anche un semilavorato di origine francese. La vicenda dei fratelli Mast è significativa per capire, oggi, lo stato del cioccolato nel mondo, diviso tra aziende virtuose, piccoli artigiani, movimento “bean-to-bar” e cioccolatieri che finalmente producono nei luoghi di coltivazione del cacao.

Alcuni sono italiani e in questo ultimo episodio della serie raccontano le loro esperienze, tra qualità del prodotto, sostenibilità ambientale e inclusione sociale. Perché, come dice la giornalista americana Simran Sethi, «attraverso il cioccolato puoi raccontare la storia del cambiamento climatico, ma anche quella della colonizzazione; la storia dei conflitti, ma anche quella del nutrimento e del sostentamento». Con il cioccolato puoi raccontare il mondo, quello che abbiamo cercato di fare in questa serie.

Tutti gli episodi

1. Un alimento speciale, prezioso come l’oro

Il cacao ha sempre avuto un ruolo molto particolare per i popoli che lo hanno consumato. Nelle civiltà mesoamericane, che lo hanno addomesticato, coltivato e utilizzato per primi come alimento, era usato anche come moneta: con cento semi di cacao si poteva comprare un esemplare femmina di tacchino; per un

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2. Le radici del cibo degli dei

Dove nasce il cacao? Quali sono le principali varietà? Quali caratteristiche ha in natura? E in che modo veniva consumato dalle popolazioni che lo scoprirono e lo utilizzarono per prime? Oggi, infine, quali sono le sfide (ambientali e produttive) che deve affrontare questa coltivazione così diffusa e preziosa ma altrettanto

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3. Arriva il cioccolato, e l’Europa perde la testa

Non esistono documenti che certifichino con esattezza la data o l’anno. Si sa, per esempio, che nel 1544 una delegazione di Maya Kekchi – una popolazione originaria degli attuali territori di Guatemala e Belize – venne portata in Spagna per incontrare il Principe Filippo, e che in quell’occasione al sovrano

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5. Un secolo di rivoluzioni… con le nocciole

Il XIX secolo, per il cioccolato, è stato un periodo di svolta. Il cibo degli Dei esce, infatti, dall’Ottocento completamente trasformato: non più una bevanda elitaria e amara, ma un cibo dolce e per le masse; spesso prodotto aggiungendo latte o nocciole (secondo una teoria affascinante, per ovviare al “blocco

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1. Un alimento speciale, prezioso come l’oro

Il cacao ha sempre avuto un ruolo molto particolare per i popoli che lo hanno consumato. Nelle civiltà mesoamericane, che lo hanno addomesticato, coltivato e utilizzato per primi come alimento, era usato anche come moneta: con cento semi di cacao si poteva comprare un esemplare femmina di tacchino; per un

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2. Le radici del cibo degli dei

Dove nasce il cacao? Quali sono le principali varietà? Quali caratteristiche ha in natura? E in che modo veniva consumato dalle popolazioni che lo scoprirono e lo utilizzarono per prime? Oggi, infine, quali sono le sfide (ambientali e produttive) che deve affrontare questa coltivazione così diffusa e preziosa ma altrettanto

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3. Arriva il cioccolato, e l’Europa perde la testa

Non esistono documenti che certifichino con esattezza la data o l’anno. Si sa, per esempio, che nel 1544 una delegazione di Maya Kekchi – una popolazione originaria degli attuali territori di Guatemala e Belize – venne portata in Spagna per incontrare il Principe Filippo, e che in quell’occasione al sovrano

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5. Un secolo di rivoluzioni… con le nocciole

Il XIX secolo, per il cioccolato, è stato un periodo di svolta. Il cibo degli Dei esce, infatti, dall’Ottocento completamente trasformato: non più una bevanda elitaria e amara, ma un cibo dolce e per le masse; spesso prodotto aggiungendo latte o nocciole (secondo una teoria affascinante, per ovviare al “blocco

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