Carolina Guidetti, 23enne di Crevalcore, in provincia di Bologna, è una speedcuber, cioè un’agonista del cubo di Rubik. È la ragazza più veloce d’Italia, per l’esattezza, al 50esimo posto nel ranking nazionale che non è diviso per genere.
La risoluzione di un cubo assomiglia molto alla soluzione di un problema matematico. Ecco perché addentrarci in questo mondo ci aiuta a capire molti stereotipi che lo accomunano a quello delle STEM. Il primo fra questi è che ci voglia talento per riuscire. E invece no: come per la matematica, tutti possono imparare a risolvere il cubo e arrivare a ottimi livelli. Secondo la narrazione a cui siamo abituati, talento significa “essere portati per qualcosa”, ovvero che quel qualcosa ci venga immediatamente facile. Ma non è così: il talento, all’inizio, può essere solo l’essere portati verso qualcosa, ovvero essere spinti dall’interesse per quell’argomento o quella materia. E grazie a quell’interesse metterci impegno, dedizione, ostinazione.
Un secondo stereotipo è quello di una minore predisposizione delle donne verso le materie scientifiche così come verso il cubo di Rubik. Uno stereotipo giustificato proprio dalla loro scarsa presenza in questi ambiti. Ma è proprio questa scarsa presenza che continua a tenerle lontane, perché il nostro cervello è un organo plastico: tende a rispecchiare lo stereotipo in cui è immerso. Ecco perché occorre appassionare al cubo (così come alle STEM) quanto più ragazze possibile. Ed è questa la missione di Carolina.
Tutti gli episodi
1. Elvina Finzi: l’importanza dei modelli STEM per le donne
Elvina è la figlia di Amalia Ercoli Finzi, una delle ingegnere aerospaziali più celebri al mondo. Elvina, classe 1976, è a sua volta ingegnera nucleare con doppia laurea con lode al Politecnico di Milano e all’ENSTA di Parigi, ha conseguito un dottorato di ricerca in Ingegneria nucleare..
2. Maria Rita Costanza: l’impatto sociale della scelta STEM
Mariarita Costanza è la protagonista di una rivoluzione culturale che ha trasformato l’entroterra pugliese in un polo di innovazione tecnologica. Quello che era un territorio prettamente agricolo, a mille chilometri dal centro economico nazionale, è divenuto grazie a lei la Murgia Valley.
3. Elisa Pagliarani: la dimensione corale del lavoro scientifico
Elisa Pagliarani è il ritratto di quella che noi oggi definiremmo una ragazza di “successo”. Laureata in ingegneria al Politecnico di Milano, a 30 anni è divenuta la general manager italiana di Glovo, servizio di consegne a domicilio. Oggi ha 32 anni e sotto la sua guida quella che era
4. Licia Troisi: i percorsi inaspettati per una figura STEM
Licia Troisi, classe 1980, è la più celebre autrice italiana di libri fantasy e di divulgazione scientifica. Ma non era questo il destino che immaginava per sé a 15 anni. La scienza era la sua vocazione. E infatti prende una laurea e un dottorato in Astrofisica, lavora a innumerevoli progetti
6. Arianna Muti: l’incontro con le STEM dopo un percorso umanistico
Arianna Muti è la 27enne che ha sviluppato il primo algoritmo in grado di rilevare i tweet che contengono messaggi d’odio nei confronti delle donne. Oggi sta perfezionando quell’algoritmo con un dottorato di ricerca in linguistica computazionale. Una disciplina STEM a cui è arrivata dopo un percorso interamente umanistico.
1. Elvina Finzi: l’importanza dei modelli STEM per le donne
Elvina è la figlia di Amalia Ercoli Finzi, una delle ingegnere aerospaziali più celebri al mondo. Elvina, classe 1976, è a sua volta ingegnera nucleare con doppia laurea con lode al Politecnico di Milano e all’ENSTA di Parigi, ha conseguito un dottorato di ricerca in Ingegneria nucleare..
2. Maria Rita Costanza: l’impatto sociale della scelta STEM
Mariarita Costanza è la protagonista di una rivoluzione culturale che ha trasformato l’entroterra pugliese in un polo di innovazione tecnologica. Quello che era un territorio prettamente agricolo, a mille chilometri dal centro economico nazionale, è divenuto grazie a lei la Murgia Valley.
3. Elisa Pagliarani: la dimensione corale del lavoro scientifico
Elisa Pagliarani è il ritratto di quella che noi oggi definiremmo una ragazza di “successo”. Laureata in ingegneria al Politecnico di Milano, a 30 anni è divenuta la general manager italiana di Glovo, servizio di consegne a domicilio. Oggi ha 32 anni e sotto la sua guida quella che era
4. Licia Troisi: i percorsi inaspettati per una figura STEM
Licia Troisi, classe 1980, è la più celebre autrice italiana di libri fantasy e di divulgazione scientifica. Ma non era questo il destino che immaginava per sé a 15 anni. La scienza era la sua vocazione. E infatti prende una laurea e un dottorato in Astrofisica, lavora a innumerevoli progetti
6. Arianna Muti: l’incontro con le STEM dopo un percorso umanistico
Arianna Muti è la 27enne che ha sviluppato il primo algoritmo in grado di rilevare i tweet che contengono messaggi d’odio nei confronti delle donne. Oggi sta perfezionando quell’algoritmo con un dottorato di ricerca in linguistica computazionale. Una disciplina STEM a cui è arrivata dopo un percorso interamente umanistico.