Vivere sotto la minaccia di una catastrofe, oggi come ieri. Senza saperlo, come accadde agli abitanti di Pompei nel primo secolo dopo Cristo, oppure essendone perfettamente consapevoli, com’è attualmente per i 700.000 abitanti dei sette Comuni della vasta area vesuviana che vivono attorno al vulcano.

La tragica eruzione che in meno di venti ore, il 24 ottobre dell’anno 79, proiettò in aria dieci miliardi di tonnellate di magma, vapori e gas, seppellendo la città, ha fornito dati preziosi alla scienza, da Plinio il Giovane alla vulcanologia moderna. E ha dato origine a una filosofia della catastrofe che ha avuto in Jean Jacques Rousseau e negli Illuministi i principali interpreti.

Intervengono in questo terzo episodio di Pompei. La città vivaFrancesca Bianco, direttore dell’Osservatorio  Vulcanologico Vesuviano, Napoli; Luigi Gallo, storico dell’arte e direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Urbino; Maria Pace Ottieri, giornalista e scrittrice, autrice di Il Vesuvio universale (Einaudi); Valeria Parrella, scrittrice, autrice di Lettera di dimissioni (Einaudi); Andrea Tagliapietra, docente di Storia della Filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele, Milano.

Puoi leggere la trascrizione integrale del terzo episodio cliccando su queste parole.

Tutti gli episodi

1. Il museo vivente

La città più antica del mondo vive nel presente e parla al futuro. Il clamoroso “effetto Pompei”, che ha portato il Parco Archeologico quasi a raddoppiare i visitatori nel giro di pochi anni sfiorando i 4 milioni nel 2019, è frutto di uno dei più ambiziosi interventi mai visti in

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2. Vivere a Pompei: dall’arte allo street food

Oltre a essere un museo a cielo aperto, Pompei è la maggiore fonte di informazioni sulla vita quotidiana degli antichi romani. E ogni nuovo ritrovamento, come in un puzzle, compone un’immagine in perenne mutamento e regala sorprese incredibili e affascinanti.

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4. I volti della ricerca

La storia di Pompei è anche la storia epica degli scavi, iniziati nel 1748 sotto Re Carlo III di Borbone e tuttora in corso, e con la prospettiva di altri importanti ritrovamenti nei 22 ettari ancora da scoprire. In questo quarto episodio di Pompei. La città viva raccontiamo il romanzo

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5. La città dell’amore

Uno dei ritrovamenti più recenti tra gli scavi del Parco Archeologico di Pompei è anche il più affascinante: un piccolo, delicatissimo affresco, sulla parete di una ricca domus, che ritrae Leda sedotta da Zeus. Per poterla avvicinare, il dio ha assunto l’aspetto di un cigno e si protende verso di

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6. Dal Grand Tour a Lonely Planet

La scoperta di Pompei, a metà del Settecento, è una vera rivoluzione, che sposta il baricentro dell’attenzione verso Sud. L’apertura degli scavi fa cambiare le rotte del Grand Tour europeo e creano l’idea moderna di turismo, per cui a Pompei arrivano in visita intellettuali e grandi artisti: da Winckelmann a

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1. Il museo vivente

La città più antica del mondo vive nel presente e parla al futuro. Il clamoroso “effetto Pompei”, che ha portato il Parco Archeologico quasi a raddoppiare i visitatori nel giro di pochi anni sfiorando i 4 milioni nel 2019, è frutto di uno dei più ambiziosi interventi mai visti in

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2. Vivere a Pompei: dall’arte allo street food

Oltre a essere un museo a cielo aperto, Pompei è la maggiore fonte di informazioni sulla vita quotidiana degli antichi romani. E ogni nuovo ritrovamento, come in un puzzle, compone un’immagine in perenne mutamento e regala sorprese incredibili e affascinanti.

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4. I volti della ricerca

La storia di Pompei è anche la storia epica degli scavi, iniziati nel 1748 sotto Re Carlo III di Borbone e tuttora in corso, e con la prospettiva di altri importanti ritrovamenti nei 22 ettari ancora da scoprire. In questo quarto episodio di Pompei. La città viva raccontiamo il romanzo

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5. La città dell’amore

Uno dei ritrovamenti più recenti tra gli scavi del Parco Archeologico di Pompei è anche il più affascinante: un piccolo, delicatissimo affresco, sulla parete di una ricca domus, che ritrae Leda sedotta da Zeus. Per poterla avvicinare, il dio ha assunto l’aspetto di un cigno e si protende verso di

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6. Dal Grand Tour a Lonely Planet

La scoperta di Pompei, a metà del Settecento, è una vera rivoluzione, che sposta il baricentro dell’attenzione verso Sud. L’apertura degli scavi fa cambiare le rotte del Grand Tour europeo e creano l’idea moderna di turismo, per cui a Pompei arrivano in visita intellettuali e grandi artisti: da Winckelmann a

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