
1. Un fiume di lambic
Gueuze e lambic sono le tipologie di birra più significative per descrivere l’identità e la storia della birra fiamminga.
Gueuze e lambic sono le tipologie di birra più significative per descrivere l’identità e la storia della birra fiamminga.
Settembre è il mese della raccolta del luppolo. La nostra seconda tappa, quindi, non poteva che iniziare da Poperinge (la patria belga di questa pianta così importante per la storia della birra) e da Joris Cambie, che del luppolo è uno dei coltivatori più all’avanguardia.
Lungo la costa fiamminga oggi ci sono ancora tracce di un’antica tradizione di pesca, molto particolare, effettuata non con barche e reti ma con cavalli, catene e retini. A raccontarla è Willem Hiele, uno dei più talentuosi interpreti della cucina contemporanea, nel suo ristorante stellato.
Baarle-Hertog è un’enclave belga nei Paesi Bassi che al suo interno contiene enclave olandesi di secondo livello: una situazione tanto rara quanto affascinante. Siamo andati a vedere le case che espongono bandiere diverse per segnalare la propria appartenenza a un Paese o all’altro e le strade lungo le quali file
Westmalle, immersa nella campagna delle Fiandre più orientali, è una delle abbazie trappiste più famose al mondo (insieme a quella di Westvleteren, a Ovest) per la produzione di birra. Un luogo di fede in cui non è facile entrare, salvo rarissime eccezioni, come nel nostro caso.
C’è stato un tempo in cui le città delle Fiandre dominavano il commercio in Europa ed erano guardate dai Paesi vicini con ammirazione e timore. Un po’ quello che avviene oggi con le birre, a cominciare da quelle più “forti”, cioè più alcoliche e strutturate, una tipologia che si è
Camicie di forza, catene, lobotomie. Non più tardi di cinquant’anni fa questi erano i metodi terapeutici ai quali venivano sottoposti i malati psichiatrici. Curarli era considerato impossibile; pensare che la società potesse accettarli, altrettanto. L’unica soluzione era l’internamento, perché non nuocessero e non dessero “pubblico scandalo”.
La contenzione meccanica, cioè l’atto di legare i pazienti ai letti, riporta alla mente l’orrore dei vecchi manicomi. In realtà, è tutt’altro che superata: solo una ventina dei 318 reparti psichiatrici attivi in Italia dichiarano di non legare; gli altri, ancora oggi, legano.
La rivoluzione ha tempi lunghi e protagonisti inattesi. Dopo l’esperienza di Gorizia, è un assessore provinciale ai Trasporti, Mario Tommasini, a chiamare Franco Basaglia alla direzione dell’ospedale psichiatrico di Colorno. Quel piccolo Comune in provincia di Parma, già al centro di una battaglia storica del ‘68 con l’occupazione del manicomio..
Trieste fu l’epicentro del terremoto che cambiò per sempre il volto della psichiatria. Un processo comunque lungo e non senza resistenze, che iniziò nel 1971 con la decisione di un giovane presidente della Provincia, Michele Zanetti, di chiamare Franco Basaglia a dirigere il manicomio..